
Le minacce
Gli Indri sono minacciati dalla distruzione della foresta incendiata per far spazio a terreni agricoli e tagliata per il commercio illegale di legname. A questo si aggiunge la caccia per utilizzo della carne e della pelliccia.
Nelle Foresta degli alberi dragone di Maromizaha nel Madagascar orientale, il gruppo di primatologi ed etologi del Laboratorio di Etologia del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi (DBIOS) da 15 anni sono impegnati per raccogliere sempre più informazioni su questo meraviglioso primate che non può essere allevato al di fuori del proprio habitat.
Gli Indri sono minacciati dalla distruzione della foresta incendiata per far spazio a terreni agricoli e tagliata per il commercio illegale di legname. A questo si aggiunge la caccia per utilizzo della carne e della pelliccia.
La prima importante azione per tentare di proteggere questo meraviglioso primate è fare un censimento che metta in luce il numero di nuclei riproduttivi.
Gli Indri sono capaci di emettere suoni complessi, simili ad un canto che è differente se a cantare è un maschio o una femmina. Esistono timbri anche individuali e riconoscerli è fondamentale per contare gli individui e raccogliere sempre più informazioni sul loro comportamento.
Altra azione del progetto è fare attività di divulgazione presso la popolazione locale per contrastare le uccisioni illegali degli Indri.
Qualche mese fa è stata lanciata una raccolta fondi a cui ha partecipato anche il GZP e che ha permesso ai ricercatori di acquistare:
Dal 2009 a Pistoia alleviamo una colonia di Pinguini africani (Spheniscus demersus), specie ad alto rischio d’estinzione, oggi inserita nel programma europeo per la riproduzione delle specie minacciate d’estinzione ( […]
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